OSCAD: “L’odio contro le persone disabili”.

L’attuale dibattito sulle discriminazioni sovente è carente di riferimenti precisi e di una visione complessiva dei problemi. E’ bene conoscere e tener conto della situazione di fatto esistente e delle Organizzazioni, Associazioni, Osservatori che già operano in questo ambito.

Fra questi ha un ruolo importante l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (OSCAD).  È lo strumento operativo interforze, istituito nel 2010 presso il dipartimento della Pubblica sicurezza, per ottimizzare l’azione delle forze di polizia (Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri), nella prevenzione e nel contrasto dei reati di matrice discriminatoria.

La mission dell’Osservatorio è quella di accrescere la consapevolezza degli operatori di polizia sull’importanza di tutelare i diritti fondamentali dell’individuo, ponendo massima attenzione alle specifiche esigenze di protezione e sostegno delle vittime particolarmente vulnerabili.

Fornisce un valido supporto alle persone che sono vittime di reati a sfondo discriminatorio: “hate crime” o crimini d’odio. Il crimine d’odio è un reato, commesso contro un individuo e/o beni ad esso associati, motivato da un pregiudizio che l’autore nutre nei confronti della vittima, in ragione di una “caratteristica protetta”. Tra le caratteristiche più diffusamente protette dagli ordinamenti giuridici democratici vi sono: l’origine etnica, il credo religioso, la nazionalità, l’orientamento sessuale, l’identità di genere, la disabilità, …

Caratteristica principale dei crimini d’odio è il rischio di escalation che può essere determinato dall’accettazione sociale di atteggiamenti e comportamenti discriminatori contro gruppi specifici (normalizzazione dell’odio).

Gli obiettivi dell’Osservatorio sono: a) Agevolare le denunce di crimini d’odio, in modo da contrastare efficacemente il fenomeno dei c.d. under-reporting (la scarsità di denunce) e favorirne l’emersione; b) Attivare un efficace monitoraggio; c) Sensibilizzare, formare, aggiornare costantemente gli operatori delle forze di polizia, per affrontare il fenomeno del c.d. under-recording (il mancato riconoscimento della componente discriminatoria del reato).

Per contrastare il fenomeno dell’under-reporting si può contattare l’Osservatorio all’indirizzo oscad@dcpc.interno.it destinato alla ricezione di segnalazioni da parte di Istituzioni, associazioni o privati cittadini (anche in forma anonima). È opportuno precisare che la segnalazione di un atto discriminatorio all’OSCAD non sostituisce la denuncia di reato alle forze di polizia.

Un’importante funzione svolta dall’Oscad è l’intermediazione tra la vittima e le Forze di polizia. Inoltre il flusso informativo gestito dalla segreteria Oscad alimenta un apposito sistema che, nel tempo, è divenuto un imprescindibile punto di riferimento- a livello nazionale ed internazionale- in materia di monitoraggio ed analisi dei crimini d’odio. A partire dal 2014 OSCAD elabora il contributo del Dipartimento della Pubblica sicurezza per la raccolta annuale dei dati sugli hate crimes dell’OCSE: una delle più importanti a livello internazionale

In questo inizio 2021 l’Oscad ha pubblicato un interessante opuscolo dal titolo “L’odio contro le persone disabili”. L’opera si presenta come uno strumento utile e ben curato che, sia pure in modo sintetico, fornisce una rapida panoramica dei reati di matrice discriminatoria che colpiscono le persone con disabilità e delle disposizioni che li sanzionano.

L’opuscolo sposa l’approccio sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (ratificata dall’Italia con la Legge 18/2009) nel quale la disabilità scaturisce dall’interazione tra la menomazione (fisica, mentale, intellettuale o sensoriale) della persona e le varie barriere che possono impedire la sua piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di eguaglianza con gli altri.

All’interno dell’opuscolo si possono trovare alcuni paragrafi inerenti alla violenza sessuale contro le persone con disabilità, ai maltrattamenti e alle violenze posti in essere nelle case di riposo e di cura, al bullismo e al cyberbullismo, al divieto di sosta dei veicoli negli spazi riservati alle persone con disabilità, e una tabella riepilogativa dei reati.

In definitiva l’opuscolo si presenta, quindi, come uno strumento utile che fornisce una rapida panoramica dei crimini d’odio che colpiscono le persone con disabilità e delle disposizioni che li sanzionano.

Avv. Luca Massano

N.B.: alla pagina Abilismo: violenze e discriminazioni, un parziale, ma preoccupantemente significativo, elenco di notizie in costante aggiornamento, raccolte online dalle cronache delle principali testate giornalistiche. Si veda anche l’articolo “La prima strategia dell’UE sui diritti delle vittime e la violenza contro le persone con disabilità”.

Descrizione immagine: copertina dell’opuscolo con l’immagine di una mano che solleva una persona senza problemi motori dopo aver superato una persona con disabilità in carrozzina.