Bocciato il nuovo PEI dal TAR Lazio

Nella precedente presentazione (Il nuovo modello di PEI) del Piano Educativo Individualizzato (PEI) introdotto con il decreto interministeriale n.182/2020, esponevo alcune criticità in merito a tale decreto. Queste mie perplessità hanno trovato conferma. Infatti, su ricorso dell’associazione Coordown, CIIS e altre sigle, il Tar Lazio, con sentenza n. 9795 del 14 settembre 2021 ha disposto l’annullamento del Decreto interministeriale n. 182/2020 recante l’adozione del modello nazionale di PEI e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità.

Prima di decidere in merito al ricorso i Giudici hanno effettuato una ricognizione della normativa precedente il D.I. n° 182/20 ed in particolare: la l. n° 107/15 contenente la delega alla revisione delle procedure e dei modelli relativi ai nuovi PEI; la delega contenuta nella l. n° 59/1997 per la semplificazione amministrativa; il D.Lgs. n° 66/17 e l’integrativo n° 96/19, dal quale ultimo deriva il D.I. n° 182/20.

Una volta delineata la normativa di riferimento vengono esposti le motivazioni alla base dell’annullamento. In primo luogo, secondo il TAR, l’attuazione della delega non poteva essere effettuata con un decreto interministeriale, ma doveva essere effettuata con un normale Regolamento, che comporta una procedura molto più complessa e di maggiore garanzia applicativa delle norme delegate. Viene affermato quindi che il decreto interministeriale è annullato, poiché non in linea col principio del richiesto Regolamento.

Successivamente vengono accolte le censure relative agli interventi restrittivi operati dalle Linee Guida allegate al D.I. n° 182/20, in particolare:

a) in merito alla composizione del Gruppo di Lavoro operativo (GLO), con riguardo al previsto divieto di partecipazione di più di un professionista segnalato dalle famiglie e al divieto di partecipazione di professionisti retribuiti dalle famiglie;

b) in merito alla previsione di un possibile esonero dallo studio di una disciplina per gli studenti delle scuole superiori con PEI differenziato, come pure alla possibile riduzione di orario per loro. Il TAR ritiene che tali previsioni siano in contrasto col diritto allo studio previsto specialmente dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità poiché essa assicura “eguaglianza e non discriminazione” tra gli studenti con e senza disabilità.

c) In merito alla norma sull’eventuale responsabilità di danno erariale per i partecipanti al GLO che assegnino risorse eccessive a spese dell’erario (anche questa norma riduce i diritti e le pari opportunità degli studenti con disabilità).

Il Tribunale Amministrativo del Lazio che si esprime su questioni di carattere nazionale dichiara l’eccesso di delega contenuto nelle norme annullate che, con l’introduzione del “debito di funzionamento”, riducono in peggio il diritto degli alunni con disabilità riducendo al massimo il numero di ore di sostegno.

Infine il TAR ha accolto anche la censura relativa all’emanazione dei nuovi modelli di PEI prima dell’adozione delle linee guida sul Profilo di Funzionamento in chiave ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute). Tale procedura è infatti ritenuta contraddittoria, dal momento che la stessa normativa definisce il Profilo di Funzionamento “atto presupposto” per i nuovi PEI.

Il Ministero ha preso atto della sentenza di cui sopra fornendo le indicazioni operative al fine di tutelare il diritto all’inclusione scolastica, nelle more dell’emanazione di nuovi provvedimenti e/o degli esiti definitivi dell’iter giudiziario. Attualmente le scuole possono continuare ad operare come negli ultimi anni, avvalendosi delle sole Diagnosi Funzionali e dei Profili Dinamici Funzionali e dei modelli di PEI che hanno utilizzato fino ad ora.

Avv. Luca Massano

(NdR: Dopo la sentenza del TAR Lazio il Ministero dell’istruzione ha presentato ricorso al Consiglio di Stato chiedendo la sospensione della sentenza del TAR. Tale richiesta è stata bocciata dal Consiglio di Stato in seduta collegiale con ordinanza del 26 novembre 2021)

Di seguito gli atti del TAR Lazio e del Consiglio di Stato citati nell’articolo:

Immagine in evidenza: targa del Tar del Lazio con relativa scritta.